IARTS

L’adolescenza, epoca della vita complessa e difficile, oggi è espressione di un malessere fisiologico che più facilmente può diventare disagio. Il tempo dei mutamenti sul piano somatico, sessuale, affettivo, relazionale e sociale, ha visto con il Covid e il distanziamento sociale un allargamento della zona grigia del disagio e l’aumento dell’incertezza che si è trasformata più spesso in ansia e panico, angoscia, rabbia, assenza di futuro e sconforto se non disperazione. Non significa che l’adolescenza sia diventata il teatro di maggiori rappresentazioni psicopatologiche, ma ne è aumentato il rischio.
Il percorso seminariale partirà dall’esaminare le principali fasi dello sviluppo per vedere cosa è cambiato e perché oggi l’adolescenza sia una fase maggiormente esposta ai pericoli di cadute o di breackdown psicologico. Si ricorderanno i compiti evolutivi e si cercherà di vedere come è mutata la percezione del rischio, il bisogno di trasgressività e di esplorazione e il perché della mancanza di limiti da parte degli adulti. Si potranno ritrovare nella famiglia liquida, nelle relazioni fluide e senza sponde di contenimento, nella mancanza di figure autorevoli i motivi del disagio odierno sempre di più dato dall’insicurezza, dalla perdita di riferimenti e dalla delusione. Si metterà in evidenza il perché del fenomeno della rabbia esplosiva condivisa da gruppi erroneamente chiamati “bande”, del vandalismo e della violenza fisica, verbale e sessuale tra i pari e nei confronti degli adulti. Si affronterà il significato del fenomeno del ritiro sociale e l’incremento dell’autolesionismo non suicidario ma anche dell’ideazione suicidaria che, nella realtà sociale di oggi, trova pochi fattori di protezione e fa del suicidio la seconda causa di morte in adolescenza.